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Radiocomando

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PN-T19-2

Radiocomando

Codice prodotto:
LTPN-T19-2

Radiocomando di sicurezza, il dispositivo per il controllo da remoto delle macchine industriali

Il radiocomando di sicurezza è un dispositivo che consente l'attivazione a distanza utilizzando onde elettromagnetiche, l’ideale per il controllo e monitoraggio delle macchine industriali.

A cosa serve un radiocomando di sicurezza

Il radiocomando è un dispositivo utilizzato per comandare a distanza un'apparecchiatura usando le onde radio come mezzo di trasmissione. I radiocomandi industriali consentono il controllo mobile e senza fili di macchine, veicoli e apparecchi. Questa tecnica di controllo a distanza viene utilizzata in ambito civile, industriale, militare e nella ricerca scientifica. I radiocomandi sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni in tutti i settori dell’industria. È quindi essenziale che i radiocomandi abbiano un alto grado di flessibilità e compatibilità in modo da poter essere utilizzati in tutti i settori. Nel settore edile, il radiocomando di sicurezza può essere utilizzato per controllare gru, pompe o dell’ascensore di costruzione utilizzando i joystick. Nel settore dell’automazione industriale, il controllo radio senza fili delle macchine permette di lavorare in modo più sicuro ed efficace e di monitorare e controllare i processi automatizzati tramite il controllo remoto bidirezionale, ad esempio tramite CANopen, Profibus e Profinet. Nell’intralogistica, il controllo remoto con arresto di emergenza via radio non è quindi un’opzione, ma un vero e proprio must nell’intralogistica. Anche in agricoltura il radiocomando di sicurezza è ideale per il controllo remoto della pompa dei liquami, il controllo remoto come parte della fertilizzazione con tubo flessibile o per i sistemi di irrigazione.

Radiocomando di sicurezza, come funziona

Un radiocomando di sicurezza ha un meccanismo di base molto semplice. È composto da due unità principali:
  • un trasmettitore, portatile a disposizione dell'utente;
  • un ricevitore, in posizione fissa collegato via cavo al dispositivo da comandare.
Il trasmettitore attraverso un'onda radio invia un messaggio al ricevitore. L'informazione contenuta nel messaggio include un codice di sicurezza (codice utente) e da un comando di attuazione. Il ricevitore una volta rilevato il segnale radio ne estrae il messaggio, confronta il codice di sicurezza con quello della sua memoria e se i due combaciano attiva il suo relè eseguendo così il comando di attuazione.

Differenze tra codice fisso e dinamico nei radiocomandi industriali

  Il codice di sicurezza del radiocomando può essere fisso o dinamico (rolling code). Nel caso del codice fisso, il codice viene trasmesso dal trasmettitore è sempre lo stesso e può essere rilevato e riprodotto. Per questi motivi è consigliato l'utilizzo di questi apparecchi esclusivamente in luoghi dove la sicurezza non è l’aspetto prioritario, come può essere invece nel caso dei cancelli di recinzione. Nel caso del codice dinamico (rolling code), il codice generato dal trasmettitore è sempre diverso ad ogni attivazione secondo un algoritmo determinato dal produttore. Il ricevitore ha un sistema interno che consente di essere sempre sincronizzato con il relativo trasmettitore. I sistemi di questo tipo non sono clonabili e rappresentano, allo stato dell'arte, il grado massimo di sicurezza anche in virtù dell'elevato numero di combinazioni del codice. Dispositivi di questo tipo sono pertanto consigliati in tutte le situazioni in cui è necessaria la massima sicurezza, per esempio, nel caso di controllo di accessi privati, entrata del garage, porta d'ingresso, inserimento e disinserimento di sistemi d'allarme.

Cosa si intende per portata di un radiocomando

La portata di un radiocomando è la distanza utile di funzionamento fra trasmettitore e ricevitore. A parità di portata dichiarata, si ottengono risultati diversi a seconda del luogo in cui è installato il ricevitore, dal posizionamento e dalla qualità dell'antenna. Durante la trasmissione, il trasmettitore invia più codici uguali in proporzione al tempo di trasmissione (es. 10 codici per secondo). È sufficiente che uno solo di questi arrivi in modo completo al ricevitore perché questo si attivi. Più la trasmissione è vicina maggiori sono le possibilità che il segnale giunga a destinazione. ... leggi tutto