Sensore capacitivo: cos’è e come funziona
Un
sensore capacitivo è un sensore che
prende il nome dalla variazione che misura: la
capacità elettrica.
Attraverso essa, Il sensore capacitivo è in grado di
rilevare un oggetto.
Scopri anche i sensori
induttivi e a
ultrasuoni.
Sensore capacitivo: che cos’è e a cosa serve
Un sensore capacitivo è un dispositivo che
utilizza la capacità elettrica per
rilevare e
misurare oggetti o fluidi.
Per capacità elettrica si intende la
capacità di un conduttore di
accumulare carica elettrica sulla sua superfice esterna a parità di potenziale, dipende esclusivamente dalle dimensioni del conduttore.
Il sensore capacitivo è
costituito da un
condensatore con una delle armature mobili. Quando un oggetto o un fluido si avvicina alla piastra mobile, la capacità del condensatore cambia. Questa
variazione di capacità può essere
misurata e utilizzata per determinare la
posizione, la
dimensione o la
composizione dell'oggetto o del
fluido.
Il sensore capacitivo trova molte
applicazioni nei sistemi di automazione industriale: dal rilevamento delle posizioni all'analisi della composizione degli oggetti in modo non invasivo.
Sensore capacitivo: come funziona
Il sensore capacitivo è un
dispositivo che rileva la presenza,
l'assenza o la
distanza di un oggetto o di un fluido. si costituisce di due armature, o piastre, caricate con segno opposto. Le armature sono separate da un materiale dielettrico, che gli impedisce di entrare in contatto diretto.
In un sensore capacitivo, una delle armature è fissa, mentre l'altra è mobile. Quando un
oggetto o un
fluido si
avvicina alla piastra mobile, la
capacità del condensatore cambia. Questa variazione di capacità può essere misurata e
utilizzata per determinare la posizione, la
dimensione o la
composizione dell'oggetto o del fluido.
L’impiego di un sensore capacitivo ha diversi vantaggi rispetto ad altri tipi di sensori. Ad esempio:
- sono in grado di rilevare oggetti non ferromagnetici e non conduttori;
- sono indipendenti dalla conduttività dell'oggetto o del fluido;
- sono in grado di rilevare oggetti anche a distanza ravvicinata.
Sensore capacitivo: le principali tipologie
I
sensori capacitivi possono essere di diverse tipologie, a seconda del loro impego
possono essere classificati in:
- sensore capacitivo di prossimità: rileva presenza, assenza o la distanza di un oggetto target in aree molto piccole;
- sensore capacitivo di livello: rileva il livello di riempimento dei liquidi nei contenitori;
- inclinometri: misurano l’angolo di inclinazione di un oggetto o di una superficie rispetto alla gravità;
- sensore capacitivo di pressione: utilizza la pressione in cavità e un elemento a membrana. La pressione applicata alla membrana ne modifica la forma, riducendo la sua capacità elettrica;
- sistemi capacitivi: collegano tra loro più sensori capacitivi.
Il sensore capacitivo viene
impiegato in un’ampia gamma di settori. Tra i principali troviamo: l’industria del legno, della carta, del vetro, della plastica, alimentare, chimica e meccanica.
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